La Brexit presto potrebbe essere valida anche per film e serie Tv. Secondo il ‘Guardian’ l’Ue è pronta ad una stretta per questo settore.
BRUXELLES (BELGIO) – Una Brexit per film e serie Tv. Secondo quanto riportato dall’Adnkronos, che cita il Guardian, l’Unione Europea starebbe valutando la possibilità di non far rientrare i lavori inglesi nella quota di almeno il 30% di produzioni del Vecchio Continente sulle piattaforme on demand come Netflix o Amazon, secondo le direttive Avms di Bruxelles.
Si tratta di una misura destinata a creare delle nuove tensioni tra i due Paesi e, soprattutto, ad accendere una ‘guerra’ cinematografica. Nelle prossime ore potrebbero esserci maggiori informazioni su questa intenzione, visto che al momento non c’è nessuna conferma ufficiale.
Il documento ‘segreto’
Secondo il documento segreto citato dal Guardian, l’iniziativa potrebbe prendere definitivamente il via a gennaio con la Francia alla presidenza dell’Unione Europea. La linea decisa da Bruxelles è sostenuta anche da Spagna, Grecia, Italia e Austria e non si esclude un ulteriore appoggio nelle prossime settimane anche da altri Paesi.
Il tema potrebbe finire sul tavolo del prossimo Consiglio Europeo. Solo successivamente si valuterà se continuare su questo tema oppure fare un passo indietro. Il confronto sarà decisivo anche per capire come si comporterà la Gran Bretagna.
Cosa rischia il settore cinematografico
Il settore cinematografico inglese potrebbe subire un bel colpo con questa decisione. Il Regno Unito, infatti, guadagna 1,4 miliardi di sterline l’anno con la vendita dei diritti all’estero. Si tratta di una cifra sicuramente importante soprattutto se si pensa al tracollo che potrebbe esserci con il divieto da parte dell’Unione Europea.
Nelle prossime settimane potrebbe entrare in campo lo stesso premier Johnson per evitare il rischio di un crollo di un settore che continua ad essere in difficoltà soprattutto dopo la pandemia che ha messo in ginocchio il settore cinematografico.